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Database

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Un oggetto database rappresenta una connessione fra In.de e un database già presente in un server o in un file fisico. Se il database contiene già le tabelle è possibile leggerne la struttura. E' anche possibile creare nuove tabelle o modificare quelle esistenti, senza dover utilizzare ulteriori strumenti per la gestione degli schemi di database.
Tutorial creazione tabelle e gestione database
Video corso costruzione del database

Proprietà

Nome: rappresenta il nome logico del database, così come sarà conosciuto all'interno del progetto Instant Developer. Non ha importanza applicativa, ma un nome sintetico aiuterà nella programmazione quando occorrerà referenziare il database. Esempi: DB CRM, DB Paghe…

Descrizione: contiene una descrizione significativa del contenuto del database. Il testo inserito verrà utilizzato solo come documentazione, non ha una particolare importanza applicativa.

Tipo: è il tipo di server in cui il database è contenuto. In.de scrive ed ottimizza il codice SQL per ogni server di database quindi è necessario conoscere di quale si tratta. Se stai utilizzando un tipo di database non presente nell’elenco scegli quello più simile, oppure ODBC (ad esempio per Informix o Firebird). In quest'ultimo caso In.de utilizzerà una sintassi SQL più generica e non sarà in grado di creare lo schema del database ma le applicazioni funzioneranno ugualmente.

Compatibile con: permette di scegliere con quali tipi di database l'applicazione deve rimanere compatibile. In.de non permetterà l’uso di metodi di libreria che non siano portabili fra i tipi di database che hai scelto e farà controlli in più per aumentare la compatibilità del progetto. In ogni caso la maggior parte delle funzioni disponibili è utilizzabile con tutti i database indicati (a parte ODBC); anche la compabilità con Access non limita in alcun modo le operazioni possibili.

Database auto-generato: se attivo indica che l'applicazione gestisce automaticamente le modifiche allo schema del database. Inoltre, se il database non esiste, l'applicazione ne crea uno vuoto inizializzandone la struttura.

Nome Server / DSN: rappresenta il nome del server o il nome del data source nel caso ODBC. Leggi il paragrafo Impostazioni di connessione per maggiori informazioni.

Test Connessione: dopo aver inserito i parametri di connessione premi questo bottone per verificarne la correttezza.

Database / Istanza: rappresenta il nome del database o dell’istanza nel caso di Oracle. Leggi il paragrafo Impostazioni di connessione per maggiori informazioni.

User Name: è lo user name utilizzato da In.de per connettersi al database, leggere le tabelle, modificare lo schema.

Password: è la password dell’utente indicato.

Salva: se selezionato, la password dell’utente verrà memorizzata nel progetto In.de in formato criptato.

Stringa di connessione: è la stringa di connessione che verrà usata da In.de e dalle applicazioni compilate in ambiente .NET per collegarsi al database. Se lasciata vuota verrà creata automaticamente da In.de in base ai parametri di connessione indicati sopra.

Crea: premi questo bottone per aprire la videata standard per la creazione di una stringa di connessione valida per In.de e in ambiente .NET.

Sfoglia: premi questo bottone per scegliere un file UDL che conterrà le impostazione di connessione per .NET.

Stringa di connessione JDBC: è la stringa di connessione che verrà usata dalle applicazioni JAVA per collegarsi al database. Se lasciata vuota verrà creata automaticamente da In.de in base ai parametri di connessione indicati sopra. Leggi il paragrafo Impostazioni delle stringhe di connessione per maggiori informazioni.

Lunghezza nomi standard: è il numero massimo di caratteri che In.de utilizzerà per creare i nomi fisici degli oggetti del database a partire da quelli logici. Un numero minore di 15 massimizza la compatibilità con i database Oracle.

Usa " negli alias: alcuni tipi di database richiedono l’uso delle virgolette nella scrittura degli alias delle colonne delle query. Puoi selezionare questa opzione se ottieni degli errori nelle query scritte da Instant Developer.

Consenti spazi: se selezionato, sarà possibile usare gli spazi nei nomi fisici degli oggetti del database. Non è consigliabile attivare questa opzione a meno che non si stia utilizzando un database che già li contiene.

Separatore tra nomi: alcuni tipi di database possono utilizzare un separatore diverso da punto nella composizione dei nomi all’interno delle query SQL; in questo caso è possibile indicarlo in questa proprietà.

Campi carattere UNICODE: seleziona questo check-box se il database dovrà gestire caratteri UNICODE. Questa opzione non è supportata per tutti i tipi di database e alcuni driver di database potrebbero non supportare correttamente questo formato. Limitazioni

Case sensitive: selezionando questo check-box, se nel database ci sono tabelle o campi il cui DB Code contiene caratteri minuscoli, su Oracle le query verranno generate con gli identificatori racchiusi fra doppie virgolette.

Contiene dati RTC: seleziona questo check-box se desideri che le tabelle necessarie al modulo Runtime Configuration vengano create all’interno di questo database.

Menu contestuale

Aggiungi Tabella: aggiunge una nuova tabella al database. La tabella verrà aggiunta al progetto In.de, poi al momento della compilazione potrà essere creata fisicamente nel database. Video corso creazione database.

Aggiungi Vista: aggiunge una vista al database. Il contenuto della vista potrà essere scritto in Visual Code, poi In.de genererà il codice SQL per creare la vista nel database.

Aggiungi Procedura: aggiunge una stored procedure al database. Il contenuto della procedura potrà essere inserito in Visual Code, poi In.de genererà il codice T-SQL o PL-SQL per creare la stored procedure nel database. In.de supporta la generazione nativa per Oracle e SQL Server; per gli altri tipi di database la stored procedure verrà convertità in una funzione equivalente lato applicazione.

Aggiungi Cartella: aggiunge una cartellina all'interno del database, che non ha impatto a livello di schema di database, ma permette di organizzare meglio gli oggetti presenti in esso.

Aggiungi Attività: crea un nuovo oggetto attività collegato al database. Serve come promemoria per modifiche future o per gestire il lavoro di gruppo.

Trova oggetti derivati: cerca tutti gli oggetti del progetto derivati dal database, come query, viste, statement, ecc. anche a più livelli di derivazione.

Trova dove usato (oggetto): cerca tutti i punti del progetto dove è stato direttamente riferito in qualunque modo questo database.

Trova dove usato (contenuto): cerca tutti i punti del progetto dove è stato direttamente riferito in qualunque modo questo database o uno degli oggetti in esso contenuti.

Aggiungi procedura di test: aggiunge una nuova procedura di test al database.

Importa struttura: apre la videata per l’importazione dello schema del database. Prima di usare questo comando verifica che i parametri di connessione siano corretti.

Crea documentazione: crea un documento HTML che contiene la documentazione tecnica del database e degli oggetti che esso contiene. Per includere anche i grafici dello schema devi suddividere le tabelle in aree tematiche.

Copia parametri: copia i parametri di collegamento al database da un altro oggetto database usato come prototipo. Per creare un prototipo di connessione, aggiungi al progetto un oggetto database, impostane i parametri di connessione, ma non definire nessuna tabella al suo interno.

Salta compilazione: permette di escludere questo database dalla compilazione del progetto.

Attiva compilazione: permette di includere questo database nella compilazione del progetto.

Puoi tirare un database con il drag&drop su…

Database: sposta il database nell’albero degli oggetti prima di quello su cui stai tirando. Serve solo per riordinare gli oggetti nella lista.

apre la videata per confrontare il contenuto dei due database coinvolti nell’operazione di trascinamento. E’ utile per operazioni di test comparativi sul funzionamento degli oggetti di database.

crea una copia dell’oggetto database all’interno del progetto e la mette vicino a quello su cui stai tirando.

apre la videata per copiare i dati del database trascinato in quello su cui stai tirando. E’ utile per operazioni di test comparativi sul funzionamento degli oggetti di database.

Applicazione: sposta il database nell’albero degli oggetti prima dell’applicazione su cui stai tirando. Serve solo per riordinare gli oggetti nella lista.

crea una copia dell’oggetto database all’interno del progetto e la mette vicino all’applicazione su cui stai tirando.

Libreria: sposta il database nell’albero degli oggetti prima della libreria su cui stai tirando. Serve solo per riordinare gli oggetti nella lista.

crea una copia dell’oggetto database all’interno del progetto e la mette vicino alla libreria su cui stai tirando.

Cartella: sposta il database all’interno della cartella su cui stai tirando.

sposta il database prima della cartella su cui stai tirando.

copia il database all’interno della cartella su cui stai tirando.

Impostazioni di connessione

Access: è sufficiente inserire il percorso del database nella proprietà Database. Nome Utente e Password devono essere lasciate vuote a meno di non specificare anche un System Database nella proprietà Nome Server. Non servono driver aggiuntivi, tuttavia le applicazioni JAVA portanno essere eseguite solo su server Windows.

Oracle: In.de e le applicazioni .NET si collegheranno ad Oracle tramite i driver OLEDB e .NET di Oracle. E’ quindi necessario installare questi componenti sia nella workstation di sviluppo che sui server in cui le applicazioni dovranno essere eseguite. Sarà inoltre necessario configurare lo strato di rete di Oracle tramite il Net Configuration Assistant: è consigliabile creare un collegamento ad Oracle con lo stesso nome del server; il nome di questo collegamento deve essere indicato nella proprietà Nome Server dell’oggetto database.

Sito Oracle: scarica driver OLE DB e .NET

Per l’esecuzione delle applicazioni JAVA è necessario installare sia nel server tomcat di sviluppo che in produzione i driver JDBC di Oracle, copiando nella directory common/lib i file jar necessari (ad esempio ojdbc14.jar). Occorre indicare il nome del server nella proprietà Nome Server (se lasciato vuoto sarà localhost), il nome dell’istanza nella proprietà Database / Istanza (se lasciato vuoto sarà orcl). Se la porta di connessione è diversa da 1521 sarà necessario creare una stringa di connessione jdbc specifica.

Sito Oracle: scarica driver JDBC

SQL Server: In.de e le applicazioni .NET si collegano a SQL Server tramite i driver OLEDB e .NET che devono essere installati sia sulla workstation di sviluppo che sul server di produzione. La proprietà Nome Server deve essere impostata al nome della macchina che contiene il database server, eventualmente specificando anche un’istanza di SQL Server nella forma Server\Istanza. Occorre poi impostare il nome del Database, nella proprietà relativa.

Sito Microsoft: scarica SQL Server Express 2008

Le applicazioni Java utilizzano i driver JDBC di SQL Server forniti da Microsoft, che sono diversi in caso di SQL Server 2000 e 2005. I driver possono essere scaricati da MSDN e devono essere copiati nella directory common/lib del web server JAVA. I driver per SQL Server 2000 sono composti dai file msbase.jar, mssqlserver.jar e msutil.jar, per SQL Server 2005 invece c’è un unico file: sqljdbc.jar.

Sito Microsoft: scarica driver JDBC per SQL Server

DB2/400: In.de e le applicazioni .NET si collegano al DB2/400 tramite il driver ODBC contenuto nel pacchetto di installazione Client Access. Sia sulla workstation di sviluppo che sul server di produzione deve essere configurata un data source ODBC di nome ID400 che punta al server DB2/400. Non è necessario impostare tutti i parametri richiesti, è sufficiente solo che tale data source esista e si chiami proprio ID400. A questo punto è sufficiente indicare il server e la libreria predefinita che contiene i file da gestire rispettivamente nelle proprietà Nome Server e Database.
Le applicazioni JAVA si collegano al DB2/400 tramite i driver JDBC di IBM che devono essere installati sia nel server tomcat di sviluppo che in produzione. Se è necessario scrivere dati dovrà essere attivato il servizio di journaling per garantire la gestione delle transazioni.

DB2/UDB: In.de e le applicazioni .NET si collegano al DB2/UDB rispettivamente tramite i driver OLEDB e .NET che dovranno essere installati sia sulla workstation di sviluppo che sul server di produzione. Occorre indicare il server e il database rispettivamente nelle proprietà Nome Server e Database.
Le applicazioni JAVA si collegano a DB2/UDB tramite i driver JDBC di IBM che devono essere installati sia nel server tomcat di sviluppo che in produzione.

Sito IBM: scarica DB2/UDB Express

Postgres: In.de e le applicazioni .NET si collegano a Postgres tramite i driver ODBC che dovranno essere installati sia sulla workstation di sviluppo che sul server di produzione. A questo punto è sufficiente indicare il server e il database rispettivamente nelle proprietà Nome Server e Database.

Sito Postgres: scarica Postgres e i driver ODBC

Le applicazioni JAVA si collegano a Postgres tramite il driver JDBC di Postgres che dovrà essere installato nel server tomcat di sviluppo e anche in produzione. Lo scopo delle proprietà di collegamento è analogo al caso precedente.

Sito Postgres: scarica JDBC Driver

My SQL: In.de e le applicazioni .NET si collegano a MySQL tramite i driver ODBC che dovranno essere installati sia sulla workstation di sviluppo che sul server di produzione. A questo punto è sufficiente indicare il server e il database rispettivamente nelle proprietà Nome Server e Database.

Sito MySQL: scarica i driver ODBC

Le applicazioni JAVA si collegano a MySQL tramite il driver JDBC relativo che dovrà essere installato nel server tomcat di sviluppo e anche in produzione. Lo scopo delle proprietà di collegamento è analogo al caso precedente.

Sito MySQL: scarica JDBC Driver

ODBC/JDBC: qualunque altro database non elencato sopra può essere utilizzato tramite driver ODBC/JDBC generici. Puoi indicare il nome della sorgente dati ODBC nella proprietà Nome Server/DSN ed il nome del database nella proprietà relativa. In questo caso è opportuno compilare anche la proprietà Stringa connessione JDBC per indicare la stringa corretta per le applicazioni JAVA.

Impostazione delle stringhe di connessione

Stringa connessione Java: è possibile specificare i parametri di connessione JDBC su due righe nella seguente forma:
driver={nome della classe driver}
url={come indicata nella documentazione del driver}
E’ anche possibile indicare il nome di un file che conterrà le informazioni indicate sopra, nella forma:
file={percorso completo del file}
Infine è possibile indicare il nome di una data source java:
datasource={nome data source, nel dominio java:comp/env/jdbc}.

Stringa connessione (.net): è possibile specificare la stringa di connessione nel formato standard Microsoft, tramite il pulsante Crea, oppure si può indicare il nome di un file .udl che contiene i dati di connessione (pulsante Sfoglia).

Impostare a runtime i parametri di connessione

Tramite le proprietà di database DefaultConnectionString, DefaultUserID e DefaultPassword è possibile modificare a runtime i parametri di connessione al database. Clicca sui nomi delle proprietà per leggerne la documentazione.

Ultima modifica: 25/10/2016 / Validità: da 8.5.3800

Vedi Anche

  • Default Connection String (proprietà)
  • Default User ID (proprietà)
  • Default Password (proprietà)
  • Limitazioni

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