In sintesi
In questa lezione vedremo la struttura generale di un progetto Instant Developer e come organizzare gli oggetti al suo interno.
Nota: questo video corso è stato realizzato con la versione 4 di Instant Developer. Anche se i contenuti sono ancora attuali e sono utili per imparare ad utilizzare Instant Developer, alcune affermazioni sono di fatto superate. Per i dettagli e le ultime novità sulle funzionalità illustrate vi rimandiamo alla sezione di reference che viene tenuta aggiornata giornalmente.
Un progetto Instant Developer, è un albero gerarchico di oggetti, che di solito, viene visualizzato in questa videata. Il primo oggetto dell'albero è l'oggetto Progetto, che a sua volta può contenere uno o più database, anche di tipo diverso, una o più applicazioni, di interfaccia utente, servizi batch, oppure oggetti in application server, e diverse librerie che descrivono le risorse che l'ambiente operativo mette a nostra disposizione. Nelle prossime lezioni vedremo dettagliatamente questi componenti ed il loro contenuto.
Facendo doppio click sul nome del progetto nell'albero degli oggetti si apre la videata delle proprietà. In questa videata possiamo indicare il nome e la descrizione del progetto. E' inoltre possibile vedere quanto tempo è stato complessivamente utilizzato per editare il progetto. Il flag Postfix Parent Name è di particolare interesse perché modifica il modo con cui Instant Developer compone i nomi degli oggetti derivati. Ad esempio se dobbiamo fare riferimento al campo NOME della tabella PRODOTTI, in italiano dobbiamo indicare NOME PRODOTTO, quindi il nome della tabella è dopo il nome del campo, mentre se i nomi fossero in inglese, dovrei chiamarlo Product Name, quindi il nome della tabella sarebbe prima del nome del campo. Quindi il flag deve essere impostato qualora il linguaggio base per lo sviluppo è l'italiano, mentre deve essere resettato se il progetto viene composto in lingua inglese. Premendo INVIO si confermano le modifiche alle proprietà del progetto e si chiude la videata.
Prima di iniziare a vedere i vari tipi di oggetti, vediamo che ID ci consente di aggiungere in qualunque livello dell'albero degli oggetti delle cartelline. In questo modo possiamo organizzare i nostri oggetti se diventano troppi. Tiriamo dentro ad esempio le tabelle anagrafiche poi, facendo doppio click sul nome della cartellina editiamo le proprietà. Premiamo INVIO per confermare le modifiche e chiudere la videata delle proprietà. La suddivisione degli oggetti in cartelline non ha, in generale, alcun effetto sull'applicativo. In alcuni casi eccezionali tuttavia, la suddivisione in cartelline ha anche un effetto su come ID lavora; questi casi verranno illustrati approfonditamente più avanti.